Il discorso di presentazione della School of Law del Professor Enzo Moavero Milanesi in occasione dell'inaugurazione del 19 ottobre 2015.
Oggi, in Italia, per conseguire la laurea in giurisprudenza, occorrono 5 anni di studio. Il titolo apre molte strade professionali ma, di per se, non è sempre sufficiente a trovare un lavoro.
A tal fine, può essere necessario superare esami di Stato (avvocati) o concorsi pubblici (magistrati, notai, funzionari delle pubbliche amministrazioni italiane e internazionali, professori). Inoltre, spesso, occorre acquisire una preparazione specialistica (che di recente ha ricevuto il formale riconoscimento legislativo del titolo di avvocato specialista) e conoscenze che travalicano l'ordinamento nazionale.
La ragion d'essere della School of Law discende proprio da questa basilare constatazione.
Con i suoi programmi, la sua attività di ricerca scientifica e la sua proiezione internazionale, si propone di rispondere alla domanda di studi approfonditi e qualificanti. Anzi, si ripropone di stimolarla, con l'intento di affrontare l'articolata realtà contemporanea, nel solco della migliore tradizione giuridica italiana.
Dunque, ci rivolgiamo ai giuristi e a tutti coloro che sono interessati al diritto, in ogni comparto professionale e accademico.
I partecipanti alle attività della School of Law possono essere sia neolaureati, sia persone già inserite nel mondo del lavoro. Siamo convinti che il giurista coscienzioso senta il dovere di continuare a studiare e ad aggiornarsi tutta la vita.
La nostra ambizione è di costituire un punto di riferimento di eccellenza, dove perfezionare e aggiornare le proprie conoscenze giuridiche, integrandole con altre che amplino la propria versatilità . Inoltre, su un piano più in generale, ci proponiamo di contribuire ai dibattiti nel Paese e di influire su quelli europei e internazionali.
Guardiamo alla nostra Italia: chi non prova amarezza, seria inquietudine di fronte alla realtà triste di quotidiani piccoli atti trasgressivi, fino alle più gravi forme delittuose e di endemica criminalità organizzata. Una realtà contrastata da chi crede che il rispetto della legge caratterizzi una società civile, vigile e vitale.
La School of Law vuole investire su quest'ultimi; vuole aiutare il Paese a credere nell'importanza della legge e a dotarsi di persone che, nel loro lavoro, grazie alla formazione ricevuta e alla competenza acquisita, possano renderlo migliore.
Guardiamo all'Europa e constatiamo il crescente, pervasivo ruolo dell'Unione Europea, quale fonte legislativa primaria. Benché tendiamo, spesso, a considerarla un'entità essenzialmente economica, è soprattutto una communautè de droit, (una comunità di diritto e del diritto), con una sua normativa, che prevale su quelle degli Stati membri, costituendo un indispensabile tessuto connettivo.
Il diritto UE (comunitario) non può essere ignorato, è imprescindibile anche per chi opera solo in ambito nazionale. Tuttavia, proprio nei suoi riguardi, in Italia, permangono non poche carenze. A cominciare dallo sgradevole primato nel numero delle procedure pendenti per la violazione di disposizioni europee, con il risultato di subire gravose sanzioni pecuniarie e una netta perdita d'influenza politica.
La School of Law intende affinare, in modo particolare, la qualità degli studi europeistici. In primo luogo, per consentire a chi la frequenta di acquisire competenze indispensabili. In secondo luogo, per concorrere a rafforzare la presenza, l'autorevolezza e l'ascendente del Paese e dei giuristi italiani nelle sedi operative e nelle istanze giurisdizionali dell'Unione.
Guardiamo al mondo: alla globalizzazione, alle numerose regole che disciplinano le relazioni fra gli Stati e i commerci multilaterali, ai precetti di un diritto internazionale (pubblico, privato e processuale) sempre più variegato.
Non possiamo non renderci conto che i sistemi giuridici con cui abbiamo a che fare si sono moltiplicati e che tematiche, fino a pochi anni orsono, opzionali entrano stabilmente a far parte della nostra realtà .
La School of Law ha ben presente questo mutato scenario in continua evoluzione e si propone di offrire mirate e sempre aggiornate opportunità di studio (per esempio, il nuovo Master in Diritto di famiglia, che approfondisce un diritto antico, rivoluzionato dalla globalizzazione, dalle tecnologie procreative, dai nuovi rapporti patrimoniali e tributari).
Il centro nevralgico delle iniziative della School of Law sono le persone che vi prendono parte.
Ai ricercatori e ai docenti mettiamo a disposizione gli strumenti più moderni e una rete di contatti preziosi per la loro attività scientifica. A chi studia nei nostri corsi desideriamo dare una concreta occasione di crescita culturale e professionale, l'opportunità di apprendere davvero un "mestiere" (nel senso più nobile del termine) o una sua specializzazione.
La didattica della School of Law privilegia un taglio eminentemente pratico: tecniche di docenza innovative, esercitazioni, simulazioni di contesti reali, lavoro in squadra, confronto dialettico e discussioni con giuristi di spicco nei rispettivi campi (è il caso dei costituendi Laboratori Legali dove si impara, in maniera strutturata, il lavoro dell'avvocato, cosa non sempre possibile nel incalzante ritmo del giorno per giorno di uno studio legale).
I corsi sono integrati e/o seguiti da tirocini (stage) presso studi legali, aziende, amministrazioni italiane, europee e internazionali. La School of Law si attiva per assicurare che i migliori fra i suoi alumni possano accedervi.
L'attenzione al mondo delle imprese è naturale per un ateneo come la Luiss e non poteva che essere parte integrante della visione della School of Law.
Desideriamo formare giuristi utili alle aziende, come consulenti, legali interni e dirigenti (a questo mirano, per esempio, i master Legal Advisor & Human Resources Management, Diritto d'impresa, Diritto delle società e dei contratti, e vari altri).
Inoltre e nel medesimo quadro di apprendimento, assicuriamo una sostanziale presa di coscienza sulle caratteristiche delle imprese e sul loro ruolo economico e sociale, anche a chi non intende lavorarvi.
La cura dell'interdisciplinarietà è un'altra priorità della School of Law.
Non solo fra le varie branche del diritto, ma soprattutto, con riferimento alle scienze economiche. Al riguardo, il giurista moderno non può limitarsi alle usuali nozioni più elementari; ci sono settori di crescente interesse che richiedono perizia e adeguata versatilità.
Pensiamo all'intrico delle nuove regole a presidio del funzionamento della c.d. Eurozona e della connessa 'unione bancaria'. Pensiamo all'importanza che ha assunto per le aziende e gli istituti finanziari la gestione del rischio collegato ai numerosi, capillari adempimenti richiesti dalle normative contabili, prudenziali, di gestione delle crisi e di garanzia (vale a dire, l'insieme delle azioni dette di compliance e risk management). Pensiamo al rilievo, alla complessità dell'odierna contrattualistica (internazionale) in uso per i finanziamenti, per le concentrazioni fra aziende. Pensiamo ai contenziosi interpretativi e di responsabilità relativi a tutte queste discipline.
La School of Law già propone corsi su tematiche giuridico economiche (per esempio: Diritto della concorrenza, Diritto penale d'impresa, Diritto tributario) e a breve, se ne aggiungeranno altri; di cui uno, con specifico riferimento a compliance e risk management.
L'Italia, la scuola giuridica italiana, hanno una storia illustre. Dall'antica Roma, siamo una "culla del diritto". Dobbiamo esserne - senza retorica - coscienti e fieri.
Venire a studiare giurisprudenza da noi può essere interessante, ma accade di rado. Attrarre studenti da altri paesi è un punto programmatico della School of Law.
Non è facile, la concorrenza è vivace, agguerrita. La meritoria azione Erasmus, dell'Unione Europea, consente agli studenti di frequentare atenei esteri, di compararli e di scambiarsi puntuali informazioni.
La sfida emulativa si vince sulla qualità dell'offerta formativa e con l'uso dell'inglese, la vera lingua veicolare per chi studia in giro per il mondo (perfino in Francia si sono convertiti!).
La School of Law ne è cosciente ed è per questo che organizza due veri LLM: Law and Government of the European Union e Food Law. Con il primo, confermiamo la nostra fiducia nel processo d'integrazione europea, nella pace e nel benessere che ha saputo portare e in suo futuro di maggiore coesione federale. Con il secondo, scommettiamo sulla reputazione planetaria italiana nel settore, nella rinomanza dei suoi marchi e delle sue pregevoli produzioni agricole e industriali; in una parola, affermiamo di credere in un'autentica eccellenza del Paese.
Ora, conoscete le nostre idee, le nostre proposte, i nostri obiettivi: il fermo proponimento che esprimiamo è di continuare a impegnarci per tradurli in pratica.